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Cassandra è una figura tragica e affascinante, impetuosa nelle sue emozioni, e proprio questo la porterà alla rovina. Il suo desiderio di indipendenza e la sua aspirazione alla libertà segneranno il suo destino, soprattutto perché "vede" ciò che gli altri non vedono, e questo la donna non può farlo, in quanto considerata come essere passivo, vittima delle scelte maschili. La ribellione femminile porta quasi sempre a una fine infausta. Succede anche oggi: le donne "pensanti" spesso sono condannate a una vita difficile nel lavoro, in famiglia, talvolta, nei casi più tragici, vengono uccise per aver voluto solo essere autrici della propria esistenza. Come Cassandra, la donna "più cercherà di volare e più le tarperanno le ali...". Chissà quante Cassandre vedremo ancora... E chissà quanti bambini innocenti ancora moriranno di fronte alle loro mamme per guerre spesso incomprensibili, così come Astianatte gettato giù dalle mura di Troia dai "grandi Greci" di fronte ad Andromaca. La lettura del passato per la comprensione del presente... Il mito che spiega la realtà, spesso, troppe volte, oscura ai più, che condannano quelli che invece vedono oltre...